BREVE STORIA DELLA FAMIGLIA
Della famiglia Gambi si hanno tracce intorno a
Ravenna (ossia a Filetto) sin dal XIII sec[1]. Tuttavia le notizie si fanno pi corpose
a partire dal XV sec., quando una dinastia di notai si fa notare nella citt di
Ravenna, di cui godeva della Cittadinanza almeno sin dalla seconda met del
1400. Tuttavia il primo documento reperibile di aggregazione alla Nobilt
Ravennate risale allanno 1614, quando Alberto Gambi, che allora aveva 49 anni
raggiunse il rango consolare. La nobilt generosa della famiglia pu quindi
computarsi a partire dallanno di nascita di Alberto Gambi, ossia il 1565. Da
allora ci fu sempre almeno un membro della Famiglia a sedere al Consiglio dei Nobili
sino allepoca napoleonica. Vi sedette il figlio di Alberto, Giovan Battista,
vi sedette il Capitano Ippolito, lAvvocato Giovan Battista, il Conte Giovan
Carlo, tutti avi diretti. In epoca napoleonica, verosimilmente per lattitudine
papalina quindi per la fedelt al governo pontificio testimoniata dalle
cariche acquisite in una Romagna oramai largamente anticlericalizzata la
Famiglia fu costretta a trasferirsi a Santerno, dove aveva possedimenti e
terre, e l rimase, vivendo more nobilium[2], Domenico, il figlio del Conte Giovan Carlo, rimase
Andrea, sino a che un altro Domenico si trasfer a San Marco, dove la Famiglia
aveva ulteriori possedimenti. Sar solo Giovanni, figlio di Domenico, a tornare
in citt. Il resto storia nota.
In epoca pontificia furono numerosi i membri
della Famiglia a servire fedelmente la Chiesa e il Governo. Francesco, figlio
di Girolamo ed Elena Albicini e quindi nipote dellavo diretto Giovan Battista,
fu luogotenente civile di Romagna, e uditore di Rota, finch Papa Innocenzo XII
lo elesse fiscale generale e Ponente di consulta. Giovanni, figlio dellavo
diretto Giovan Battista e Giacoma Aldobrandini, avvocato e primo Collaterale
del Campidoglio a Roma, intraprese la carriera ecclesiastica fino a divenire
Vescovo Principe di Ascoli Piceno[3]. Ippolito, avo diretto, combatt in
Veneto con il grado di Capitano. Vanno ad aggiungersi allelenco Il Conte Enea
e il Conte Carlo Gambi, Capo del Magistrato (diciamo sindaci di Ravenna),
figli dellavo diretto Ippolito; Giacoma ed Aura Celeste Gambi, sorelle di
Carlo Francesco, furono monache del Corpus Domini, e secondo le cronache
ecclesiastiche, erano esempio di virt, e fecero ricostruire la Chiesa di San
Giuseppe[4].
Presso la Biblioteca Classense conservato un
albero genealogico della Famiglia Gambi, che ho provveduto a completare.
Risalendo il filo genealogico, abbiamo il padre di Leo, Giovanni, il padre di
questultimo, Domenico, Andrea, ed infine un altro Domenico. Tutti questi
furono nella vita proprietari terrieri. Qualche parola va invece spesa per i
personaggi che incontriamo risalendo prima del 1800, a partire dal padre di
Domenico, il Conte Giovan Carlo.
Giovan
Carlo Gambi, sposato con Flavia Castellani. Egli definito Comes, ossia
Conte. Fu Podest a SantAlberto[5]. Mor nel 1799.
Giovan
Battista. Come riporta lUccellini figlio dIppolito e di Giulia Paradisi
nacque il 25 luglio 1686. Riuscito valente nelle scienze, ed in ispecial modo
nella giurisprudenza, fu prescelto per Uditore dal Cardinal Fabrizio Spada
Segretario di Stato. Si dilett di poesia e venne aggregato a varie accademie,
fra le quali alla romana degli Arcadi () .
Ippolito,
si distinse per valore militare, guerreggi pei veneti con il grado di
capitano. Fu fratello del Vescovo Principe di Ascoli Giovanni VI Gambi.
Giovan
Battista, fu sposato con Giacoma Aldobrandini
Alberto.
Notaio celebre in Ravenna, fu, secondo i documenti in mio possesso, il primo
membro della famiglia ad entrare nel 1614 nel Consiglio cittadino. La Nobilt
generosa della famiglia avrebbe pertanto inizio con lui.
[1] Cfr. Tesoretto del
Bernicoli alla voce Gambi
[2] Come risulta dagli
Stati delle Anime della Parrocchia di Santerno
[3] Cfr. A. TARLAZZI, Memorie
Sacre di Ravenna,
Ravenna, 1852, p. 174. Per la storia di Giovanni Gambi cfr. P.CAPPONI, Memorie
istoriche della Chiesa ascolana e dei Vescovi che la governarono, Ascoli, 1898, pp.
173 ss.
[4] Cfr. A. TARLAZZI, Memorie
Sacre di Ravenna,
cit., p. 180
[5] Presso lArchivio
storico comunale di Ravenna vi lindice degli atti della magistratura dei
Savj. In tale indice vi la nomina del Conte Giovan Carlo Gambi a Podest.
Tuttavia purtroppo lindice pressoch inutile a causa di successivi
riordinamenti dellarchivio. Per cui pressoch impossibile trovare, fra le
centinaia di volumi, il documento cercato.
[6] Quanto qui affermato
comprobato da una lunga serie di prove documentali in mio possesso, a
disposizione di chiunque voglia vederle o averne copia.